E’ un onore per tutti noi essere qui oggi a rappresentare l’Italia calcistica ed è per me importante farlo per la prima volta da capitano, avendo raccolto l’eredità di un campione straordinario come Gianluigi Buffon che è qui con noi anche oggi.

Le parole cardine che vorrei utilizzare, pensando di incarnare il pensiero un po’ di tutti, sono due: UNIONE e RIPARTENZA. Termini che peraltro possono tranquillamente essere riferiti anche all’Italia non calcistica.

Noi abbiamo l’onore di indossare i colori della nazionale e rappresentare l’Italia.

L’unità, di intenti e di pensiero, può essere di grande aiuto al movimento.

E non parlo solo della Figc, dei tecnici e dei calciatori, parlo anche dei media, dei tifosi, degli appassionati di calcio in genere. Perché l’Italia, intesa come nazionale maggiore, ma anche come giovanile e femminile, è un patrimonio di tutti, e ha bisogno della spinta e della fiducia di tutti per tornare ad imporsi in Europa e nel Mondo.

Perché di fiducia abbiamo bisogno, per ripartire.

Ripartire dagli eccellenti risultati ottenuti nella storia, da una nazionale che è tra le più titolate al mondo, grazie alle quattro vittorie del Mondiale, delle quali alcuni protagonisti sono qui oggi insieme a noi, dalla vittoria dell’Europeo, all’Oro e ai due Bronzi ai Giochi Olimpici.

Noi, la vecchia generazione, abbiamo il compito di prendere per mano quella nuova, di aiutare i giovani a crescere, di costruire insieme a loro e al nostro ct una squadra che nei prossimi tornei internazionali possa tornare a fare quello che ha nel DNA, ovvero competere per la vittoria finale.

Mi auguro che questo gruppo fatto di calciatori esperti e giovani promettenti possa crescere, insieme, giorno dopo giorno, con la fiducia di tutti.

Ma il futuro va costruito dalle basi. E qui entrano in campo i nostri giovani.

Mi ha fatto molto piacere che quest’anno, per la prima volta nella storia, tutte e quattro le Nazionali impegnate nelle qualificazioni europee sono approdate alla fase finale del torneo continentale.

Questo è un punto da cui ripartire, ricordando i 5 successi Europei dell’Under 21 nella storia e quelli delle nazionali minori. Sarà importante che i nostri giovani possano crescere, giocare, maturare con la giusta serenità e l’appoggio di tutti, ma anche con i giusti valori.

Chiudo con un pensiero che mi sta molto a cuore: il calcio è sempre più un fenomeno sociale. Noi siamo degli esempi, per la gente, per i giovani.

Il senso di responsabilità che ci deriva da questa presa di coscienza deve contraddistinguerci in ogni contesto e permetterci di trasmettere quei valori positivi che lo sport è in grado di promuovere, con una cassa di risonanza tanto grande quanto lo è la sua popolarità a livello mondiale, perché i valori della generazioni future dipendono dalle nostre azioni oggi.

 

Giorgio Chiellini